L'ARPA Lazio e la Regione Lazio hanno stipulato una convenzione biennale per la caratterizzazione di sedimenti marini ai sensi del D.M. 173/2016 recante "Modalità e criteri tecnici per l'autorizzazione all'immersione in mare dei materiali di escavo di fondali marini", ex articolo 109, comma 2 del d.lgs. 152/2006.
Nel suo allegato tecnico, il testo fornisce modalità e criteri per la caratterizzazione fisica, ecotossicologica e chimico-biologica, la classificazione di qualità e l'individuazione delle possibili opzioni di gestione dei sedimenti marini e salmastri da sottoporre a movimentazione.
La campagna di prelievo dei sedimenti marini programmata da ARPA Lazio è stata concordata con la Regione Lazio, individuando tratti del litorale considerati prioritari rispetto all'equilibrio morfo-dinamico costiero in quanto soggetti a evidenti fenomeni di accumulo di sedimento o di erosione.
Il 24 novembre 2009 ARPA Lazio acquisisce un campione di sedimento del lago di Vico, prelevato presso il punto denominato "centro lago"
(ad una profondità di circa 44 m), nell'ambito delle attività in convenzione con la Provincia di Viterbo per un approfondimento sullo
stato ambientale del lago (attività mirate in particolare a definire la qualità delle acque).
Le analisi effettuate sul campione di sedimento evidenziavano superamenti dei limiti riportati in Colonna A della Tabella 1
(dell'All. 5 al Titolo V della Parte quarta del D.Lgs. 152/2006) per i parametri Cadmio (12 mg/kg vs CSC = 2.0 mg/kg),
Nichel (566 mg/kg vs CSC = 120 mg/kg) e Arsenico (647 mg/kg vs CSC = 20 mg/kg).
ARPA Lazio con nota Prot. n° 0014502 del 26/02/2010 comunicava agli enti competenti, ai sensi dell'art. 244 comma 1 del
D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., l'avvenuto superamento delle CSC (previste per "suolo/sottosuolo" di "Siti ad uso Verde pubblico, privato e
residenziale") per i parametri Cadmio, Nichel e Arsenico e contemporaneamente predisponeva il rapporto tecnico
"Acque del lago di Vico â€" Attività di contrasto al degrado della qualità delle acque" nel quale erano sintetizzati ufficialmente i risultati
di tutte le analisi effettuate nel 2009 (tra i quali quelli non conformi del campione di sedimento) inviato alla Provincia di Viterbo.
A seguito dei suddetti superamenti si attivavano dei tavoli tecnici tra Regione Lazio, Provincia di Viterbo e ARPA Lazio che hanno portato ad
ulteriori campionamenti in situ e alla stipula di una convenzione specifica tra Regione Lazio e ARPA Lazio per la redazione e l'esecuzione del
Piano di Caratterizzazione del Lago di Vico (datata 18 Agosto 2010, di durata triennale e prorogata fino al 31/12/2015).
Tale convenzione prevede nello specifico la ricostruzione del modello concettuale preliminare del bacino lacustre, la pianificazione delle
indagini, nonché l'esecuzione di indagini dirette volte alla evidenziazione degli stati di contaminazione e della loro estensione.
La prima fase ha visto la stesura e l'approvazione del Piano di Caratterizzazione, ai sensi dell'Art. 242 del D.Lgs.152/2006 e s.m.i.,
redatto in conformità alle indicazioni tecniche contenute nell'Allegato 2 al Titolo V della Parte quarta del medesimo decreto e
corrisponde alle prime due fasi dell'iter di caratterizzazione di un sito contaminato, come schematizzato nell'All. 2 al Titolo V della Parte
quarta del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e riportato di seguito:
Attualmente è in esecuzione il Piano di Indagine e le Elaborazioni dei risultati che stanno portando alla definizione del Modello Concettuale Definitivo, secondo le seguenti macro-attività:
L'ex Magazzino materiali difesa N.B.C. è ubicato interamente nel territorio del comune di Ronciglione (VT), circa 2 km a Ovest dell'abitato
di Punta del Lago, tra la strada provinciale di Poggio del Cavaliere e la strada circumlacuale provinciale di Valle Vico.
Nel marzo 2010 il Centro Tecnico Logistico Interforze N.B.C. acquisiva i risultati di una campagna di indagini indirette (geofisiche) e dirette
(carotaggi con campionamento e analisi di terreni) commissionata dal Ministero della Difesa alla società SO.IN.G. s.r.l., finalizzata alla
ricerca di masse anomale interrate presso l'ex Magazzino Materiali ubicato a Ronciglione (VT).
Il confronto tra le CSC previste nell'Allegato 5 al Titolo V della parte quarta del D.Lgs. 152/06 (Tabella 1) e i risultati delle analisi chimiche
sui 20 campioni di terreno prelevati evidenziava delle non conformità con superamenti della CSC Col. B (Siti ad uso commerciale e industriale),
per il solo parametro Arsenico su due campioni di terreno e il superamento delle CSC Col. A (Siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale) per i
parametri Arsenico, Zinco e Tetracloroetene (PCE) su un campione di terreno.
A seguito dei superamenti riscontrati il Centro Tecnico Logistico Interforze N.B.C. effettuava comunicazione ai sensi dell'Art. 245 del D. Lgs. 152/06
e s.m.i. agli enti competenti. Lo stesso stipulava una convenzione con ARPA Lazio, nel novembre 2010, per la redazione ed esecuzione del piano della
caratterizzazione del sito.
Lo start-up delle attività di caratterizzazione avveniva in data 17 gennaio 2011.
La prima fase ha visto la stesura e l'approvazione del Piano di Caratterizzazione, ai sensi dell'Art. 242 del D.Lgs.152/2006 e s.m.i.,
redatto in conformità alle indicazioni tecniche contenute nell'Allegato 2 al Titolo V della Parte quarta del medesimo decreto e corrisponde
alle prime due fasi dell'iter di caratterizzazione di un sito contaminato, come schematizzato nell'All. 2 al Titolo V della Parte quarta
del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e riportato di seguito:
Al 5 maggio 2015 lo stato di avanzamento delle attività di bonifica bellica e di caratterizzazione ambientale, previste dal Piano redatto da ARPA Lazio approvato in data 19 ottobre 2011 e modificate secondo il Piano "rimodulato" approvato in CdS del 9 aprile 2014, è definito come di seguito riportato:
La rete nasce nel 2010 da un accordo tra Università, Istituti di ricerca ed Agenzie ambientali, con l'obiettivo di fornire un contributo alla soluzione alle principali criticità di carattere tecnico e normativo alla gestione e bonifica dei siti contaminati, incoraggiando la collaborazione e promuovendo i contatti e gli scambi di informazioni tra enti di ricerca, enti di controllo ed imprese.
In particolare "Reconnet" si prefigge i seguenti scopi:
Per saperne di più: http://www.reconnet.net/
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), la Regione Lazio ed ARPA Lazio hanno stipulato in data 31/10/2008 una convenzione per le attività di sub-perimetrazione del sito di bonifica di Interesse Nazionale "Territorio del bacino del Fiume Sacco". La suddetta convenzione si è conclusa il 31/12/2013. Il Progetto ha visto l'Agenzia impegnata nelle seguenti attività:
Le attività di sub-perimetrazione hanno dato luogo quindi a tutta una serie di elaborati tecnici che hanno trattato:
A seguito di Sentenza TAR Lazio n. 7586 del 2014 sono ritornate di competenza ministeriale le aree del SIN (Sito di Interesse Nazionale) "Bacino del Fiume Sacco" precedentemente declassate. Il MATTM (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), nel corso di una riunione tecnica tenutasi in data 08 Settembre 2014 presso la Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche (TRI) in Roma, nonché con nota prot. 0027106/TRI del 16/10/2014 ha comunicato la necessità di procedere ad una nuova "riperimetrazione" del SIN medesimo " nel rispetto dei criteri oggettivi stabiliti dalla normativa vigente, tenendo conto delle informazioni acquisite attraverso le indagini effettuate da ARPA Lazio e delle attività effettuate dall’Ufficio Commissariale ", comprendendo quindi anche le porzioni del territorio precedentemente assegnate alla responsabilità e competenza del commissario governativo.
Pertanto lo stesso Dicastero ha richiesto alla Regione Lazio di riformulare una proposta per detta riperimetrazione.
A seguito di diversi incontri tecnici tenutisi tra la Regione Lazio e ARPA Lazio è scaturita la definizione di una prima bozza di perimetro (Rev. 0) del SIN in oggetto alla cui base sono stati posti, oltre ai requisiti normativi previsti dall’articolato normativo vigente, anche criteri tecnico-scientifici inerenti allo studio del territorio e alle attività antropiche insistenti sul territorio.
La prima bozza di riperimetrazione, consegnata dalla Regione Lazio con nota prot. n. GR/30/701974 del 17/12/2014 al MATTM, è stata discussa in sede di Conferenza dei Servizi (CdS) del 19/01/2015. In tale sede il MATTM ha richiesto alla Regione Lazio una revisione di detta bozza che tenesse conto anche dei dati in possesso dello stesso Dicastero sulle aree di competenza dell’ex-Ufficio Commissariale; inoltre " il MATTM, al fine di supportare le attività di competenza della Regione Lazio " si era impegnato " a richiedere, con nota formale, ai comuni non convocati alla presente Conferenza di Servizi…l’indicazione delle situazioni critiche ai fini dell’inserimento all’interno del perimetro del SIN ".
In sede di Conferenza dei Servizi del 12 febbraio 2015, tenutasi presso il MATTM, veniva segnalata l’insufficienza di informazioni sulle aree industriali di cui all’art. 252 del D. Lgs. 152/06 e s.m.i., ubicate nel territorio dell’ex-Ufficio Commissariale. Per tali aree ARPA Lazio non disponeva di dati specifici di sub-perimetrazioni per l’intero territorio dell’ex Ufficio Commissariale e di un quadro unitario della caratterizzazione di dette aree, ma solo di dati puntuali riguardanti alcune attività in bonifica gestite dalla Sez. Prov. di Roma dell’ARPA Lazio.
Il MATTM di contro proponeva "… di procedere con urgenza ad una prima perimetrazione del SIN sulla base delle informazioni disponibili in modo da avviare le attività istruttorie " aggiungendo inoltre che " ove necessario tale perimetro â€" poteva â€" essere modificato secondo quanto stabilito dalla normativa vigente per tenere conto delle evidenze relative al ulteriori aree contaminate ".
La Regione Lazio in tale sede, per acquisire informazioni utili alla definizione della bozza di perimetrazione richiesta dal MATTM, si impegnava a convocare apposito tavolo tecnico entro i primi 10 gg di Marzo c.a..
In data 06 Marzo 2015 la stessa Regione convocava il suddetto tavolo tecnico al fine di raccogliere indicazioni su criticità ambientali e proposte da parte dei comuni e delle associazioni interessate (nota prot. Regione Lazio n. 030/SP). In tale sede ARPA Lazio illustrava l’ulteriore "step" di avanzamento a tutti i presenti (Bozza Perimetrazione Rev. 1). Il tavolo consentiva di avviare un’ulteriore fase di confronto e di raccolta delle informazioni circa le criticità ambientali e/o impianti industriali presenti nell’area e rispondenti alle fattispecie regolate dall’art. 252 del D. Lgs. 152/06 e s.m.i., nonché circa altri siti individuati dai Comuni e passibili di attenzione.
Acquisite quindi le indicazioni di alcuni Comuni e Associazioni circa le criticità ambientali e/o impianti industriali passibili di attenzione ovvero le proposte di riperimetrazione dei propri territori comunali e le indicazioni contenute nei verbali delle CdS si è arrivati alla redazione della "Bozza di riperimetrazione Rev. 2".
A seguito di ulteriori richieste effettuate dal MATTM in sede di riunione tecnica del giorno 09/06/2015 e tenendo conto delle caratteristiche previste dall’Art. 252 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., si proponeva la revisione 3 della Bozza di Perimetrazione in sede di CdS del 10 Luglio 2015. Nella conferenza stessa veniva chiesto ai Comuni presenti di inoltrare le ulteriori modifiche e migliorie alla bozza presentata, sempre rispondenti ai criteri di legge.
In sede di CdS del 10 Settembre 2015 veniva discussa la Rev. 4 della Bozza di Riperimetrazione e, a seguito di ulteriori valutazioni/modifiche avanzate da alcuni Comuni sul perimetro, si decideva di effettuare un approfondimento sull’effettiva estensione delle aree esondabili da tenere in considerazione per la definizione delle porzioni di territorio da includere all’interno del perimetro SIN. A tal riguardo il MATTM chiedeva all’Autorità di Bacino dei Fiumi Liri, Garigliano e Volturno informazioni relative all’effettiva estensione delle aree esondabili e tempo di ritorno da utilizzare ai fini dell’inserimento delle aree all’interno del perimetro del SIN.
Visto il parere espresso con nota prot. n. 7253 del 6/10/2015 dalla suddetta Autorità di Bacino e delle risultanze dell’incontro tecnico tenutosi presso il MATTM il 18/11/2015 è stata ulteriormente rivista la bozza ed integrata anche con tutte le modifiche/integrazioni richieste dai Comuni. Tale bozza nella sua revisione 5 è stata ritenuta condivisibile dai soggetti pubblici in sede di conferenza di servizi istruttoria del 15/12/2015; inoltre in tale sede si è concordato di procedere, ai sensi dell’art. 252 comma 3 del D. Lgs. 152/06 e s.m.i., alla consultazione dei soggetti privati proprietari delle aree considerate interne al perimetro.
Infine, a seguito della fase di consultazione da parte dei soggetti privati, secondo quanto richiesto dal MATTM con note prot.17243 del 20/09/2016, prot. 15904 del 26/08/2016, prot. 18983 del 17/10/2016 e di quanto comunicato dalla Regione Lazio con nota prot. n. 46337 del 15/09/2016, si è proceduto ad un’ulteriore revisione della bozza di perimetro del SIN (REV.5 BIS), che di fatto segna la fine dell’iter amministrativo di riperimetrazione del SIN "Bacino del fiume Sacco".
Infatti in data 7 novembre 2016, la Conferenza di Servizi decisoria ha deliberato di ritenere approvabile il perimetro del SIN Bacino del fiume Sacco, come modificato a seguito delle osservazioni formulate dai soggetti privati e recepite da ARPA Lazio, con note prot. n. 77746 del 18 ottobre 2016 (prot. MATTM n. 19095/STA dei 18 ottobre 2016) e n. 81502 del 2.11.2016 (prot. MATTM 20149/STA del 2 novembre 2016).
Con D.M. n. 321 del 22 novembre 2016 (allegato 3) è stato approvato il perimetro definitivo del SIN, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 293 del 16 dicembre 2016.
Di seguito si riporta la perimetrazione definitiva REV5-BIS e le note tecniche alla stessa.