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Monitoraggio dei campi elettromagnetici, ARPA Lazio posiziona centralina presso l’Università Tor Vergata di Roma

Dopo l’attivazione della stazione pilota per il monitoraggio dei campi elettromagnetici (CEM) generati dai servizi di telefonia mobile e in banda larga (se ne era parlato qui) e con l’intento di estendere l’esperienza ad altre installazioni analoghe per allestire nel tempo una vera e propria rete di monitoraggio dei CEM, l’ARPA Lazio da pochi giorni ha attivato una seconda stazione di monitoraggio presso i locali del Dipartimento di ingegneria elettronica dell’Università di Roma Tor Vergata nell’ambito  di un accordo quadro siglato tra l’Agenzia e il Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni (CNIT).

La collaborazione tra l’ARPA Lazio e il CNIT – incentrata sulla valutazione dell’esposizione della popolazione ai CEM generati dalle sorgenti di telefonia mobile, mediante tecniche previsionali e sperimentali – si è naturalmente sviluppata verso l’approfondimento specifico delle tematiche riguardanti la tecnologia 5G e la nuova stazione di monitoraggio segna un decisivo passo in avanti in questa direzione: il Dipartimento si trova infatti in un’area sotto l’influenza diretta di numerosi impianti di telefonia mobile. L’elevata frequentazione della zona, soprattutto da parte di giovani studenti, ha inoltre fatto sì che i diversi operatori telefonici provvedessero a fornire adeguata copertura 5G alla zona, rendendola di fatto un punto di elezione per la valutazione in tempo reale dello stato di avanzamento e sviluppo della rete 5G. La zona in questione si presta, inoltre, a rappresentare la specifica condizione di esposizione CEM di categorie particolarmente sensibili, in virtù della presenza del Policlinico Tor Vergata nelle immediate vicinanze.

Per l’occasione, l’ARPA Lazio ha inaugurato una nuova tipologia di strumentazione di ultima generazione, acquisita con lo specifico scopo di estendere il raggio di azione della rete di monitoraggio attraverso l’installazione di nuovi punti di misura. Il setup sperimentale è mostrato nelle foto seguenti, dove si può anche notare la presenza di un importante impianto di telefonia mobile in diretta linea di vista rispetto l’antenna ricevente.

La messa in opera del nuovo strumento ha necessitato di un’intensa fase preliminare di aggiornamento del software di acquisizione dati SearcH24, sviluppato dal personale del Servizio sezione provinciale di Roma dell’Agenzia e modificato anche grazie al supporto fornito dagli esperti dell’università. I primi riscontri sperimentali confermano il corretto funzionamento dell’intera catena strumentale e le caratteristiche ottimali del punto di misura selezionato in ottica di un monitoraggio costante del segnale 5G. L'immagine mostra infatti lo spettro di un segnale 5G misurato nel punto di installazione della nuova stazione di monitoraggio.

Il grafico conferma il fatto che in zona siano presenti impianti 5G installati e funzionanti. Inoltre, il peculiare andamento della potenza ricevuta presenta uno scarso traffico dati da parte degli utenti, a dimostrazione del fatto che i terminali mobili abilitati al 5G sono ancora scarsamente diffusi nel nostro Paese. Attraverso il monitoraggio continuo dei segnali 5G presso il sito di Tor Vergata l’Agenzia sarà in grado pertanto di tracciare l’evoluzione della rete 5G, partendo dalla condizione attuale di scarso traffico dati e tracciando man mano tutte le fasi successive di sviluppo, con l’obiettivo di delineare con precisione la condizione finale di esposizione in un contesto in cui la rete 5G sia pienamente funzionante e utilizzata dall’utenza.

Progetto Eco-AlpsWater, estensione del biomonitoraggio in area extra-alpina: la sperimentazione nel Lazio.

Eco-AlpsWater (Innovative Ecological Assessment and Water Management Strategy for the Protection of Ecosystem Services in Alpine Lakes and Rivers) è un progetto inserito nell’ambito del programma Interreg Alpine Space, che si propone di analizzare il DNA ambientale (Environmental DNA - eDNA) nei corpi idrici, avvalendosi della tecnica “Next generation sequencing” (NGS). Il metodo, basato sull’amplificazione e sull’analisi di specifiche sequenze genomiche, consente di identificare rapidamente e a costi ridotti gli organismi acquatici appartenenti a diversi livelli tassonomici (applicabile sia ai pesci che ai batteri, a titolo di esempio).

Il progetto Eco-AlpsWater è stato eseguito nell’area alpina nel periodo 2018 – 2020 e ha successivamente previsto anche una sperimentazione in corpi idrici appartenenti all’area extra alpina, guidata dal gruppo di lavoro scientifico dell’ISPRA (quale Project Partner) in collaborazione con l’ARPA Lazio. La sperimentazione, avvenuta nei primi mesi del 2021, ha coinvolto i tecnici delle Unità risorse idriche di Frosinone e Roma, che hanno attuato i protocolli di campionamento messi a punto da Eco-AlpsWater su quattro corpi idrici del Lazio: lago di Canterno e fiume Fibreno (appartenenti al bacino del fiume Liri-Garigliano), lago di Albano e fiume Aniene (bacino del fiume Tevere).

I campioni prelevati sono stati sottoposti in maniera parallela sia al metodo di analisi tradizionale –richiesto dai protocolli vigenti a livello europeo e nazionale e basato sull’impiego della microscopia ottica – condotto dai biologi dei laboratori di Frosinone e Roma dell’Agenzia, sia all’analisi biomolecolare mediante tecnica NGS condotta dalla FEM di San Michele all’Adige (TN). I risultati relativi alla composizione delle comunità fitoplanctoniche e fitobentoniche, ottenuti mediante applicazione dei due metodi di analisi, sono stati discussi nel corso del meeting nazionale per la fine del progetto Eco-AlpsWater, tenutosi il 10 settembre 2021.

Le tecniche di campionamento adottate per il prelievo dei campioni da sottoporre alle analisi molecolari sono risultate semplici ed immediate. Inoltre l’approccio molecolare, anche se in fase preliminare, si è rilevato un buono strumento a supporto delle metodiche microscopiche sia per confermare il riconoscimento morfologico che per chiarire alcune problematiche tassonomiche.

Il 12 ottobre 2021 si terrà la conferenza finale del progetto che coinvolgerà tutti i partner coinvolti, mentre il giorno successivo l’ARPA Lazio parteciperà alla discussione dei risultati della sperimentazione nell’ambito di un evento al quale parteciperanno le diverse Agenzie di protezione ambientale che hanno aderito al progetto. Per approfondimenti è possibile consultare il sito https://www.alpine-space.eu/project-news-details/en/9872

 

L’impatto del lockdown 2020 sul particolato atmosferico a Roma

Uno studio intitolato “The effect of Covid-19 lockdown on airborne particulate matter in Rome, Italy: A magnetic point of view”, condotto dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) e dall’ARPA Lazio è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica “Environmental Pollution”. Lo studio ha preso spunto dall’ampio dibattito derivante dal fatto che i valori di PM10  registrati a Roma durante il periodo di lockdown del 2020 non siano calati in maniera significativa, nonostante la riduzione del traffico veicolare, secondo i dati disponibili, sia stata superiore al 50%.

Attraverso la comparazione delle proprietà magnetiche dei filtri usati per il monitoraggio della qualità dell'aria durante e dopo il lockdown è stato possibile verificare che le emissioni di metalli collegate al traffico automobilistico, prevalentemente dovute all’abrasione dei freni, sono mediamente raddoppiate al termine delle misure di contenimento più restrittive, quando il traffico è tornato in linea con i livelli pre-Covid. Le analisi magnetiche sul particolato portano inoltre all’attenzione come l’impatto ambientale delle emissioni da usura dei freni stia ormai superando quello dei particolati esausti da carburanti.

Il testo integrale dello studio, in inglese è disponibile sul sito della rivista a questo indirizzo.

 

ARPA Lazio e monitoraggio dei campi elettromagnetici: le misurazioni di Agosto 2021

L’ARPA Lazio ha recentemente inaugurato una stazione di monitoraggio in continuo per i campi elettromagnetici, impegnandosi in una accurata fase di test per la verifica delle funzionalità e delle specifiche tecniche da garantire per assicurare una adeguata operatività. L’obiettivo dell’Agenzia è quello di estendere nel prossimo futuro il numero di stazioni disponibili in quanto tali strumenti forniranno un supporto cruciale su due tematiche particolarmente rilevanti per l’attività istituzionale dell’ARPA Lazio in materia di CEM:

1. La verifica del rispetto dei limiti imposti dalla normativa italiana: l’impianto radioprotezionistico italiano rispetto alle emissioni CEM poggia sulla legge quadro n. 36 del 22/02/2001 che introduce la definizione dei limiti di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico da rispettare a tutela della salute umana. La norma fa riferimento rispetto all’esposizione ai campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 Hz e 300 GHz e introduce tre diversi limiti:

    • limite di esposizione: valore di immissione che non deve essere superato in alcuna condizione di esposizione;
    • valore di attenzione: valore di immissione che non deve essere superato negli ambienti adibiti a permanenza superiore alle 4 ore giornaliere;
    • obiettivo di qualità: standard qualitativo del valore di immissione da raggiungere nei luoghi intensamente frequentati, per una progressiva minimizzazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici

Successivamente, il decreto legislativo 259/2003 e la legge 221/2012 hanno stabilito il valore numerico dei suddetti limiti e le modalità operative di misura che i soggetti deputati al controllo devono mettere in pratica. La tabella riassume sinteticamente il valore dei tre limiti in termini di campo elettrico (che rappresenta la grandezza fisica tipicamente misurata dalle ARPA), insieme alla modalità operativa da utilizzarsi per effettuare la misura:

Soglia di riferimento

Intensità di campo elettrico [V/m]

Modalità di misura

Limite di esposizione

60 - 20 - 40
(dipendente dalla frequenza)

Misura mediata su 6 minuti

Valore di attenzione

6

Misura mediata su 24 ore

Obiettivo di qualità

6

Misura mediata su 24 ore

 

Va notato che il rispetto del valore di attenzione e dell’obiettivo di qualità devono essere verificati mediante misure mediate su un intervallo temporale di 24 ore, requisito che implica una serie di problematiche logistiche che rendono laborioso il procedimento di accertamento di conformità. La stazione di monitoraggio dell’ARPA Lazio garantirà un supporto fondamentale a questo tipo di attività, trattandosi di uno strumento in grado di registrare dati in continuo relativamente a tutte le sorgenti di campo elettromagnetico limitrofe al punto di misura. Tali dati, successivamente analizzati dai tecnici dell’Agenzia, forniranno il valore di campo elettrico complessivo mediato sulle 24 ore.

2. Il monitoraggio dello sviluppo della rete mobile sul territorio regionale, con particolare attenzione alla tecnologia 5G: la disponibilità di uno strumento che effettua il monitoraggio in continuo di tutte le sorgenti di campo elettromagnetico per periodi molto estesi consentirà all’Agenzia di tracciare in tempo reale modifiche, evoluzioni e nuovi sviluppi della tecnologia cellulare. La stazione è infatti in grado di discriminare i diversi segnali in termini di frequenza di emissione, gestore di appartenenza e persino tecnologia utilizzata. Tale caratteristica risulta di fondamentale importanza per l’attività di sorveglianza svolta dall’Agenzia sul livello di sviluppo e diffusione della nuova tecnologia 5G. Eventuali attivazioni di nuovi impianti saranno infatti identificabili in tempo reale grazie al tracciamento continuo dei dati ed al confronto diretto con le serie storiche raccolte durante i primi mesi di esercizio della stazione di monitoraggio.

L’attività preliminare di test delle funzionalità della centralina è andata avanti per tutto il mese di agosto 2021, e i dati così acquisiti sono stati elaborati dai tecnici dell’Agenzia e condensati in pochi grafici che mostrano l’andamento del campo elettrico visto da diverse prospettive.

Grafico 1: Andamento del campo elettrico medio giornaliero

Il primo grafico rappresenta l’andamento del campo elettrico complessivo, mediato su ciascun giorno del mese di Agosto (tranne il giorno 1 e il giorno 31, per interventi di manutenzione programmati sulla centralina). Il grafico mostra una netta diminuzione del campo elettrico dopo la prima settimana del mese, compatibile con il probabile inizio del periodo di ferie per molti dei residenti e lavoratori della zona e con il conseguente alleggerimento del carico di traffico medio sostenuto dagli impianti di telefonia mobile durante le successive settimane. Da notare che il valore di campo elettrico riportato per ciascun giorno del mese si riferisce alla media sull’arco temporale delle 24 ore. Per quanto detto in precedenza, si tratta perciò di un valore che può essere a pieno titolo utilizzato per la verifica del rispetto del valore di attenzione e dell’obiettivo di qualità. Si può notare che i valori misurati risultano essere estremamente al di sotto del valore limite di 6 V/m, garantendo quindi l’assenza di qualsiasi problematica di carattere elettromagnetico nel punto di installazione della stazione.

Grafico 2: Andamento del campo elettrico medio settimanale

Il secondo grafico presenta il valore di campo elettrico complessivo, mediato questa volta sullo specifico giorno della settimana. Ad esempio, il valore di campo relativo al lunedì rappresenta il valore mediato su tutti i lunedì del mese di agosto. Questo grafico mostra chiaramente un carico radioelettrico più pronunciato durante i giorni feriali, seguito da un rilassamento durante il weekend. Tale andamento è compatibile con la vocazione prettamente commerciale e impiegatizia dell’area investigata, ricca di uffici e attività commerciali chiuse durante il fine settimana.

Grafico 3: Andamento del campo elettrico medio orario

Il terzo grafico mostra il valore di campo elettrico complessivo, mediato sulle diverse ore della giornata. Ad esempio, il valore di campo in corrispondenza delle ore 10 rappresenta il valore nell’intervallo temporale 10:00 - 10:59 mediato tra tutti i giorni del mese di agosto. Il grafico evidenzia il peculiare andamento giorno/notte tipico dell’esposizione ai campi elettromagnetici prodotti da impianti di telefonia mobile. Il valore di campo, infatti, non è costante in quanto dipende fortemente dal numero di utenti connessi. Le ore notturne – durante le quali si presuppone che la maggior parte della popolazione stia riposando – sono pertanto caratterizzate da valori di campo elettrico molto inferiori rispetto ai picchi raggiunti durante l’orario lavorativo. Questo andamento così variabile nel tempo sta alla base del requisito, imposto dalla normativa italiana, di verificare il rispetto del valore di attenzione di 6 V/m nei luoghi a permanenza superiori alle 4 ore giornaliere mediante misurazioni mediate su un lasso temporale di 24 ore: il risultato di misure istantanee sarebbe infatti fortemente dipendente dall’orario di esecuzione delle stesse.

Grafico 4: Suddivisione del campo per le diverse tecnologie

5g.png

Come detto, la stazione di monitoraggio dell’ARPA Lazio è in grado di distinguere il contributo al campo elettrico totale proveniente dalle diverse tecnologie dei segnali ricevuti. Nello specifico, il quarto grafico rappresenta la percentuale rispetto al campo elettrico complessivo, prodotta dalle diverse generazioni tecnologiche (2G, 3G, 4G e 5G). Si può notare come la tecnologia ormai preponderante sia quella 4G (LTE), con 2G (GSM) e 3G (UMTS) che si spartiscono un’esigua frazione del campo elettrico complessivo. L’assenza della tecnologia 5G deriva dalla mancata attivazione di impianti di nuova generazione nelle immediate vicinanze. Lo stato elettromagnetico fotografato durante il mese di Agosto rappresenta quindi il livello pre-esistente rispetto alla successiva implementazione della tecnologia 5G. Ovviamente, nel momento in cui vi saranno attivazioni di nuovi impianti 5G, la centralina sarà in grado di rilevare le modifiche dello stato elettromagnetico in tempo reale, confrontando il nuovo livello di campo elettromagnetico con quello rilevato in condizioni di totale assenza di impianti 5G.

Tutti i report mensili, a partire da Agosto 2021 sono pubblicati in un'apposita sezione del sito dell'Agenzia

Le attività dell’ARPA Lazio in relazione alla discarica di Albano

Il 2 agosto 2021 la discarica di Albano/Roncigliano gestita dalla società Ecoambiente ha iniziato a ricevere i rifiuti provenienti dagli impianti previsti nell’ordinanza 2021 0107903 del 15/07/2021 della Citta metropolitana di Roma Capitale. Nella stessa data i tecnici dell’ARPA Lazio hanno effettuato un primo sopralluogo e hanno acquisito documentazione.

Il 3 agosto è stato effettuato un campionamento di rifiuti in ingresso (codice EER 191212) conferiti dalla SAF. Il campione è stato inviato ai laboratori dell’Agenzia per analisi tese a misurarne l’indice respirometrico dinamico potenziale e a verificarne l’ammissibilità in discariche di rifiuti non pericolosi.

Il 10 agosto il personale dell’Agenzia si è recato in discarica, ma non è stato possibile effettuare campionamento di rifiuti in ingresso, a causa della temporanea sospensione dei conferimenti disposta dalla ASL Roma 6.

Il 16 agosto è stato effettuato un campionamento di rifiuti in ingresso (codice EER 191212) conferiti da AMA. Il campione è stato inviato ai laboratori dell’Agenzia per analisi tese a misurarne l’indice respirometrico dinamico potenziale e a verificarne l’ammissibilità in discariche di rifiuti non pericolosi.

Il 19 agosto è stato effettuato il primo campionamento di acque sotterranee presso i 4 pozzi previsti dall'AIA, come indicato nell'ordinanza della Città Metropolitana di Roma Capitale.

Il 26 agosto il Direttore tecnico dell’Agenzia, Rossana Cintoli, il Direttore del Dipartimento pressioni sull’ambiente, Sergio Ceradini, e il Direttore del Servizio sezione provinciale di Roma, Tommaso Aureli, hanno incontrato una delegazione di cittadini e comitati di Albano presso la sede operativa di Roma dell’ARPA Lazio

Il 31 agosto è stato fatto un campionamento di rifiuti prodotti dall’impianto di trattamento dell’Azienda SAF a Colfelice (FR).

Il 1° settembre sono stati trasmessi a Comune di Albano, Città metropolitana di Roma Capitale e Regione Lazio gli esiti delle analisi effettuate sui campioni di rifiuti presi il 3 e 16 agosto.

Il 7 settembre è stato effettuato un campionamento di rifiuti in ingresso (codice EER 190503) conferiti da Giovi srl. Il campione è stato inviato ai laboratori dell’Agenzia per analisi.

L'8 settembre sono stati trasmessi a Comune di Albano, Città metropolitana di Roma Capitale, Regione Lazio e Ministero della Transizione Ecologica gli esiti delle analisi effettuate sui campioni di acque sotterranee presi il 19 agosto.

Il 14 settembre è stati effettuato un secondo campionamento di acque sotterranee presso i 4 pozzi previsti dall'AIA, come indicato nell'ordinanza della Città Metropolitana di Roma Capitale.

Il 15 e 16 settembre sono stati fatti ulteriori campionamenti di acque sotterranee presso altri 6 pozzi presenti nell'impianto, il cui monitoraggio non è previsto dall'ordinanza della Città Metropolitana di Roma Capitale.

Nel mese di dicembre 2021 è stato fatto un campionamento presso il pozzo Cbis (non compreso nell'AIA e quindi nell'ordinanza della Città metropolitana) che non era stato possibile valutare in occasione del campionamento del 15-16 settembre.

A gennaio 2022 è stato fatto un ulteriore campionamento su tutti i 7 pozzi non previsti dall'AIA e dell'ordinanza.

In allegato una relazione riassuntiva (aggiornata ai dati relativi ai campioni di gennaio 2022) in cui sono riportati i valori riscontrati dalle analisi per i parametri che hanno presentato superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione rispetto ai limiti previsti dalla normativa ( D.Lgs. 152/06, Tabella 2, Allegato 5, Parte IV, Titolo V). 

Nel corso del 2022 sono proseguiti regolarmente i campionamenti mensili dei 4 pozzi indicati dall'AIA e dall'ordinanza: le attività sono avvenute in data 12 gennaio, 15 febbraio, 15 marzo, 12 aprile, 17 maggio, 9 giugno, 5 luglio, 2 agosto, 8 settembre. Gli esiti delle analisi conseguenti ai campionamenti sono stati regolarmente trasmessi ai soggetti interessati.

Tra il 22 febbraio e il 27 aprile 2022, è stata inoltre effettuata una campagna straordinaria di monitoraggio dell'aria e degli odori in zona "Villaggio Ardeatino" nel comune di Ardea (RM). In allegato le due relazioni redatte a conclusione della campagna.