Aggregatore Risorse

Le attività dell'ARPA Lazio in relazione all'incendio di Roma, via Ostiense

In relazione all’incendio che si è verificato nella tarda serata di sabato 18 marzo e che ha coinvolto un deposito di scuolabus in via ostiense a Roma,  l’ARPA Lazio ha effettuato sopralluoghi e monitoraggi dell'aria a partire dalla mattina di domenica 19 marzo.

L'Agenzia ha installato a breve distanza dall’area interessata un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine. 

In allegato una scheda sintetica delle attività comprensiva dei risultati delle analisi

Le attività dell'ARPA Lazio in relazione all'incendio di Aprilia

In relazione all’incendio che si è verificato il primo febbraio ad Aprilia (LT) e che ha coinvolto alcuni capannoni abbandonati della ex Freddindustria, l’ARPA Lazio ha effettuato sopralluoghi e monitoraggi dell'aria a partire dal tardo pomeriggio del 2 febbraio.

La mattina del 2 febbraio, in accordo con il sindaco di Aprilia, l'Agenzia ha installato a breve distanza dall’area interessata un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine. 

In allegato una scheda sintetica delle attività comprensiva dei risultati delle analisi finora disponibili

Le attività dell'ARPA Lazio in relazione all'incendio di Castel Romano

In relazione all’incendio che si è verificato nella notte tra il 30 e il 31 gennaio nell'area di Castel Romano (Roma) e che ha coinvolto un capannone adibito a uso commerciale, l’ARPA Lazio ha effettuato sopralluoghi e monitoraggi dell'aria a partire dalla mattina del 31 gennaio.

L'Agenzia ha installato a breve distanza dall’area interessata un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine. 

L'Agenzia inoltre, avendo uno strumento di misura (analizzatore ottico PALAS) già presente a breve distanza dall'area per un'attività di interconfronto tecnico, ha potuto fare una valutazione dell'andamento del PM10 (medie giornaliere di PM10 e PM2,5 e medie orarie di PM10) prima, durante e dopo l'incendio, come mostrato dal grafico e dalla tabella seguenti:

VALORI MEDI GIORNALIERI

DATA

PM2.5 [µg/m3]

PM10 [µg /m3]

29/01/2023

12

14

30/01/2023

20

23

31/01/2023

20

24

 

I valori medi giornalieri di PM10 non hanno superato il limite di 50 µg/m3 né nella giornata in cui è iniziato l’incendio né in quella successiva. Sono ripostati i valori di PM2,5 a titolo informativo, anche se la normativa non prevede un limite giornaliero per questo inquinante.

Anche i valori medi orari sono rimasti sempre al di sotto del limite giornaliero di 50 µg/m3 (per quanto il confronto tra valori orari e limite giornaliero sia scientificamente improprio) anche nel momento di picco evidenziato dal grafico.

In allegato schede sintetiche delle attività comprensive dei risultati delle analisi finora disponibili

Webinar ARPA Lazio sul Black carbon

Giovedì 12 gennaio 2023 si è tenuto il webinar informativo "Inquinanti emergenti: il black carbon e i rischi per la salute" organizzato dal Centro regionale qualità dell'aria dell'ARPA Lazio

Gli interventi tecnici, curati da esperti dell'ARPA, del DEP Lazio (Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio) e del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche) hanno affrontato il tema sia dal punto di vista ambientale (in particolare per quanto riguarda le modalità di monitoraggio) che da quello sanitario.

La registrazione del webinar (purtroppo incompleta poiché - a causa di un problema tecnico - manca la prima parte del primo intervento, quello curato dall'ARPA) è disponibile sul canale YouTube dell'Agenzia a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=90qJwBy0JNU

In allegato il programma dell'evento e le slide dei relatori.

Monitoraggio corpi idrici sotterranei nel Lazio, accordo tra ARPA, Regione e Autorità di bacino

Il 12 dicembre 2022 l’ARPA Lazio, la Direzione Ambiente della regione Lazio e l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale hanno sottoscritto un accordo di collaborazione tra pubbliche amministrazioni finalizzato alla “Implementazione delle reti di monitoraggio dei corpi idrici superficiali e sotterranei ricadenti nel territorio della Regione Lazio, nell’ambito del Distretto dell’Appennino Centrale” che si inserisce in un più ampio contesto di interventi compreso all’interno del Piano Operativo Ambiente FSC 2014-2020.

Nell’ambito dell’accordo, l’ARPA Lazio si occuperà dell’implementazione e adeguamento della rete regionale di monitoraggio delle acque sotterranee e delle conseguenti attività di campionamento e analisi al termine delle quali è prevista anche la redazione di specifici elaborati tecnici comprensivi di valutazioni sullo stato chimico dei singoli corpi idrici sotterranei afferenti al distretto dell’Appennino centrale.

Le acque sotterranee costituiscono la principale fonte di alimentazione e ravvenamento dei sistemi idrici superficiali interni e un’imprescindibile riserva di approvvigionamento di acqua potabile, ma si tratta di una riserva di acqua dolce estremamente fragile e delicata. In generale, le disposizioni normative vigenti, a partire dalla Direttiva Comunitaria WFD 2000/60/CE, sono tese ad assicurare la tutela della risorsa acqua attuando, anche attraverso le pianificazioni di settore, le azioni volte a preservare e/o risanare il patrimonio idrico dall’inquinamento e, al contempo, impedirne il depauperamento in termini quantitativi. Le azioni di monitoraggio e studio dei corpi idrici sotterranei rappresentano infatti il migliore strumento dinamico per definire lo stato di qualità delle risorse idriche, le criticità che insistono su di esse e le migliori azioni atte a garantirne il risanamento.