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null Specie aliene, prima segnalazione di polichete “australiano” in Italia

Nell’ambito delle attività di monitoraggio previste dal progetto SeAlien di cui l’ARPA Lazio è partner, all’inizio di maggio del 2023 il personale tecnico dell’Agenzia ha raccolto 9 esemplari di Laonome triangularis, un polichete appartenente alla famiglia dei Sabellidi originario dell’Australia, in un’area adiacente al canale d’ingresso del porto commerciale di Civitavecchia (RM).

L. triangularis nel Mediterraneo è considerata specie alloctona (o specie aliena, o NIS – “Non Indigenous Species”) e come tutte le specie aliene pone diversi rischi a carico della biodiversità, dall’alterazione degli ecosistemi marini alla modifica della struttura degli habitat costieri.

L’osservazione fatta dai tecnici ARPA Lazio rappresenta la prima segnalazione in Italia di questa specie che aveva fatto la sua apparizione nel Mediterraneo nel 2009, in Turchia, ed è attualmente considerata invasiva lungo le coste orientali, ma non era mai stata riscontrata nella parte occidentale del bacino. Gli esemplari di Civitavecchia, di lunghezza variabile tra 16 e 18 millimetri, sono stati raccolti in un’area a fondale fangoso/sabbioso a circa 22 metri di profondità, lo stesso tipo di habitat che L. triangularis ha dimostrato di prediligere anche in Australia e Turchia.

 

Il ritrovamento nelle immediate vicinanza del porto di Civitavecchia (dove sono state già segnalate altre NIS) offre una nuova conferma agli studi che identificano il traffico marittimo commerciale come uno dei principali vettori di circolazione ad ampio raggio di specie aliene (in tale ottica i porti commerciali vengono definiti come “bioinvasion hotspots”) e sottolinea ancora una volta la necessità di un costante monitoraggio biologico negli ambienti portuali per prevenire la diffusione delle NIS nel bacino del Mediterraneo.

Il ritrovamento di Laonome triangularis da parte dei tecnici dell’ARPA Lazio è stato anche oggetto di un approfondito articolo scientifico pubblicato da “Diversity” e che può essere consultato (in inglese) a questo indirizzo