La gestione dei rifiuti nel Lazio
        La gestione dei rifiuti nel Lazio
	
	
		
	
		
					
						
								
 
  
    
    
       
       
         
         
            
	
	
          
                   
                               
                                 
                                    
              Rifiuti
              
             
                               
                           
                       
                   
                   
                   
                     
                     
                       
                         
                         
                           
                         
                         
                        
                          
                          
                          
    
        La gestione dei rifiuti nel Lazio
    
                          
                          
                          
  Lo smaltimento ed il recupero dei rifiuti urbani devono avvenire attraverso
  una rete integrata e adeguata di impianti che abbia le finalità di realizzare
  l'autosufficienza nello smaltimento e nel trattamento dei rifiuti urbani non
  pericolosi in ambiti territoriali ottimali (ATO), di permettere lo smaltimento
  dei rifiuti e il recupero dei rifiuti urbani indifferenziati in uno degli
  impianti idonei più vicini ai luoghi di produzione o raccolta, e di utilizzare
  i metodi e le tecnologie più appropriate a garantire un alto grado di
  protezione dell'ambiente e della salute pubblica.
  Il Piano di gestione dei rifiuti del Lazio, approvato con deliberazione del
  Consiglio regionale n. 14 del 18/01/2012, istituisce 5 Ambiti Territoriali
  Ottimali: ATO Frosinone, ATO Latina, ATO Rieti, ATO Roma e ATO Viterbo che, ad
  eccezione degli ATO di Viterbo e Rieti, non coincidono con il territorio
  provinciale.
Il Piano stabilisce che all'interno dei 5 ATO si debba:
  - organizzare il servizio di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati;
 
  - 
    garantire l'autosufficienza degli ATO per quanto riguarda il trattamento
    meccanico biologico (TMB) dei rifiuti;
  
 
  - 
    garantire l'autosufficienza degli impianti di smaltimento di rifiuti urbani
    (discariche) intesa come capacità di soddisfare il fabbisogno di smaltimento
    dei residui di trattamento dei rifiuti urbani laziali all'interno dei
    territori di ogni singolo ATO.
  
 
  Nel caso in cui non ci sia la possibilità di gestire i rifiuti all'interno di
  un ATO, a causa della non completa dotazione impiantistica, sarà possibile
  utilizzare gli impianti presenti negli ATO più vicini, al fine di ridurre i
  movimenti dei rifiuti stessi secondo il principio di prossimità sancito dallo
  stesso D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
 Scarica il piano
  gestione rifiuti
                                       
                         
                        
                       
                     
                     
                     
                     
                   
                   
                   
               
     
     
     
     
   
						
					 
		
	
	
	
                                    
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                               La gestione dei rifiuti nel Lazio
Lo smaltimento ed il recupero dei rifiuti urbani devono avvenire attraverso una rete integrata e adeguata di impianti che abbia le finalità di realizzare l'autosufficienza nello smaltimento e nel trattamento dei rifiuti urbani non pericolosi in ambiti territoriali ottimali (ATO), di permettere lo smaltimento dei rifiuti e il recupero dei rifiuti urbani indifferenziati in uno degli impianti idonei più vicini ai luoghi di produzione o raccolta, e di utilizzare i metodi e le tecnologie più appropriate a garantire un alto grado di protezione dell'ambiente e della salute pubblica.
Il Piano di gestione dei rifiuti del Lazio, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 14 del 18/01/2012, istituisce 5 Ambiti Territoriali Ottimali: ATO Frosinone, ATO Latina, ATO Rieti, ATO Roma e ATO Viterbo che, ad eccezione degli ATO di Viterbo e Rieti, non coincidono con il territorio provinciale.
Il Piano stabilisce che all'interno dei 5 ATO si debba:
- organizzare il servizio di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati;
 - garantire l'autosufficienza degli ATO per quanto riguarda il trattamento meccanico biologico (TMB) dei rifiuti;
 - garantire l'autosufficienza degli impianti di smaltimento di rifiuti urbani (discariche) intesa come capacità di soddisfare il fabbisogno di smaltimento dei residui di trattamento dei rifiuti urbani laziali all'interno dei territori di ogni singolo ATO.
 
Nel caso in cui non ci sia la possibilità di gestire i rifiuti all'interno di un ATO, a causa della non completa dotazione impiantistica, sarà possibile utilizzare gli impianti presenti negli ATO più vicini, al fine di ridurre i movimenti dei rifiuti stessi secondo il principio di prossimità sancito dallo stesso D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
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