Eco-AlpsWater (Innovative Ecological Assessment and Water Management Strategy for the Protection of Ecosystem Services in Alpine Lakes and Rivers) è un progetto inserito nell’ambito del programma Interreg Alpine Space, che si propone di analizzare il DNA ambientale (Environmental DNA - eDNA) nei corpi idrici, avvalendosi della tecnica “Next generation sequencing” (NGS). Il metodo, basato sull’amplificazione e sull’analisi di specifiche sequenze genomiche, consente di identificare rapidamente e a costi ridotti gli organismi acquatici appartenenti a diversi livelli tassonomici (applicabile sia ai pesci che ai batteri, a titolo di esempio).
Il progetto Eco-AlpsWater è stato eseguito nell’area alpina nel periodo 2018 – 2020 e ha successivamente previsto anche una sperimentazione in corpi idrici appartenenti all’area extra alpina, guidata dal gruppo di lavoro scientifico dell’ISPRA (quale Project Partner) in collaborazione con l’ARPA Lazio. La sperimentazione, avvenuta nei primi mesi del 2021, ha coinvolto i tecnici delle Unità risorse idriche di Frosinone e Roma, che hanno attuato i protocolli di campionamento messi a punto da Eco-AlpsWater su quattro corpi idrici del Lazio: lago di Canterno e fiume Fibreno (appartenenti al bacino del fiume Liri-Garigliano), lago di Albano e fiume Aniene (bacino del fiume Tevere).
I campioni prelevati sono stati sottoposti in maniera parallela sia al metodo di analisi tradizionale –richiesto dai protocolli vigenti a livello europeo e nazionale e basato sull’impiego della microscopia ottica – condotto dai biologi dei laboratori di Frosinone e Roma dell’Agenzia, sia all’analisi biomolecolare mediante tecnica NGS condotta dalla FEM di San Michele all’Adige (TN). I risultati relativi alla composizione delle comunità fitoplanctoniche e fitobentoniche, ottenuti mediante applicazione dei due metodi di analisi, sono stati discussi nel corso del meeting nazionale per la fine del progetto Eco-AlpsWater, tenutosi il 10 settembre 2021.
Le tecniche di campionamento adottate per il prelievo dei campioni da sottoporre alle analisi molecolari sono risultate semplici ed immediate. Inoltre l’approccio molecolare, anche se in fase preliminare, si è rilevato un buono strumento a supporto delle metodiche microscopiche sia per confermare il riconoscimento morfologico che per chiarire alcune problematiche tassonomiche.
Il 12 ottobre 2021 si terrà la conferenza finale del progetto che coinvolgerà tutti i partner coinvolti, mentre il giorno successivo l’ARPA Lazio parteciperà alla discussione dei risultati della sperimentazione nell’ambito di un evento al quale parteciperanno le diverse Agenzie di protezione ambientale che hanno aderito al progetto. Per approfondimenti è possibile consultare il sito https://www.alpine-space.eu/project-news-details/en/9872
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