Lazio: microplastiche nell’astuccio larvale di alcune famiglie di tricotteri nel fiume Gari
Luigi Chialvo
Pubblicato 30/03/23
Nel corso delle attività di monitoraggio condotte sul fiume Gari, in un punto di campionamento all’interno del centro urbano di Cassino a meno di 1 km dalle sorgenti del fiume, i tecnici della sede operativa di Frosinone dell’ARPA Lazio hanno riscontrato la presenza di alcuni esemplari di Tricotteri il cui astuccio mostrava diversi frammenti di materiale plastico inglobati al posto dei consueti materiali minerali o organici generalmente utilizzati per la costruzione dell’involucro protettivo.
Le microplastiche – presenti quasi in tutti gli ambienti, soprattutto acquatici – sono contaminanti che derivano principalmente dalla degradazione di rifiuti plastici che, disgregandosi in particelle molto piccole, si diffondono largamente e persistono nell’ambiente, rappresentando un fattore di elevata criticità che sta suscitando crescente attenzione e rilevanza nell’ambito delle politiche di tutela dell’ambiente acquatico.
L’ARPA Lazio effettua il monitoraggio dei corpi idrici fluviali presenti nella regione e per ciascun corpo idrico determina lo stato di qualità sulla scorta di parametri e indicatori biologici, chimico-fisici, chimici e idromorfologici. Tra i diversi elementi di qualità biologica (EQB) considerati, vengono monitorati i Macroinvertebrati bentonici, ovvero organismi animali invertebrati di pochi centimetri di dimensioni (principalmente insetti, molluschi, crostacei, oligocheti, irudinei e tricladi) che vivono tutto il loro ciclo vitale, o parte di esso, sul fondo dell’alveo del corso d’acqua. I Tricotteri, in particolare, sono un ordine appartenente alla classe degli insetti e sono generalmente dotati di un astuccio (o fodero) che le larve costruiscono a protezione dell’addome utilizzando di solito frammenti di materiale vegetale o minerale adesi tra loro mediante una sostanza organica prodotta dalla stessa larva.
L’osservazione allo stereomicroscopio degli organismi prelevati in campo ha permesso di constatare con chiarezza la natura plastica di tali frammenti che sono riconducibili alle microplastiche, avendo diametro compreso tra 0,1 mm e 5 mm. Nel caso specifico, le microplastiche rilevate sono state quantificate in 1-2 elementi per astuccio, con dimensioni minime inferiori a 1 millimetro e massime pari a circa 4-5 mm, con morfologia e colorazioni differenti. Il riconoscimento tassonomico condotto su tutti gli esemplari che presentavano le microplastiche inglobate nell’astuccio, ha consentito di identificare le famiglie dei “Limnephilidae” e dei “Sericostomatidae”.
Allo stato attuale delle conoscenze, l’osservazione e la descrizione di tale fenomeno in ambiente naturale potrebbe contribuire alla definizione di metodologie operative a supporto delle valutazioni quali-quantitative per l’inquadramento della problematica delle microplastiche negli ecosistemi di acque interne; l’ARPA Lazio ha quindi previsto ulteriori attività di monitoraggio che potranno contribuire a valutare l’entità della problematica sui corpi idrici del Lazio.
Le attività dell'ARPA Lazio in relazione all'incendio di Roma, via Ostiense
Luigi Chialvo
Pubblicato 24/03/23
In relazione all’incendio che si è verificato nella tarda serata di sabato 18 marzo e che ha coinvolto un deposito di scuolabus in via ostiense a Roma, l’ARPA Lazio ha effettuato sopralluoghi e monitoraggi dell'aria a partire dalla mattina di domenica 19 marzo.
L'Agenzia ha installato a breve distanza dall’area interessata un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine.
In allegato una scheda sintetica delle attività comprensiva dei risultati delle analisi
Le attività dell'ARPA Lazio in relazione all'incendio di Aprilia
Luigi Chialvo
Pubblicato 07/02/23
In relazione all’incendio che si è verificato il primo febbraio ad Aprilia (LT) e che ha coinvolto alcuni capannoni abbandonati della ex Freddindustria, l’ARPA Lazio ha effettuato sopralluoghi e monitoraggi dell'aria a partire dal tardo pomeriggio del 2 febbraio.
La mattina del 2 febbraio, in accordo con il sindaco di Aprilia, l'Agenzia ha installato a breve distanza dall’area interessata un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine.
In allegato una scheda sintetica delle attività comprensiva dei risultati delle analisi finora disponibili
Le attività dell'ARPA Lazio in relazione all'incendio di Castel Romano
Luigi Chialvo
Pubblicato 01/02/23
In relazione all’incendio che si è verificato nella notte tra il 30 e il 31 gennaio nell'area di Castel Romano (Roma) e che ha coinvolto un capannone adibito a uso commerciale, l’ARPA Lazio ha effettuato sopralluoghi e monitoraggi dell'aria a partire dalla mattina del 31 gennaio.
L'Agenzia ha installato a breve distanza dall’area interessata un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine.
L'Agenzia inoltre, avendo uno strumento di misura (analizzatore ottico PALAS) già presente a breve distanza dall'area per un'attività di interconfronto tecnico, ha potuto fare una valutazione dell'andamento del PM10 (medie giornaliere di PM10 e PM2,5 e medie orarie di PM10) prima, durante e dopo l'incendio, come mostrato dal grafico e dalla tabella seguenti:
VALORI MEDI GIORNALIERI
DATA
PM2.5 [µg/m3]
PM10 [µg /m3]
29/01/2023
12
14
30/01/2023
20
23
31/01/2023
20
24
I valori medi giornalieri di PM10 non hanno superato il limite di 50 µg/m3 né nella giornata in cui è iniziato l’incendio né in quella successiva. Sono ripostati i valori di PM2,5 a titolo informativo, anche se la normativa non prevede un limite giornaliero per questo inquinante.
Anche i valori medi orari sono rimasti sempre al di sotto del limite giornaliero di 50 µg/m3 (per quanto il confronto tra valori orari e limite giornaliero sia scientificamente improprio) anche nel momento di picco evidenziato dal grafico.
In allegato schede sintetiche delle attività comprensive dei risultati delle analisi finora disponibili
Giovedì 12 gennaio 2023 si è tenuto il webinar informativo "Inquinanti emergenti: il black carbon e i rischi per la salute" organizzato dal Centro regionale qualità dell'aria dell'ARPA Lazio
Gli interventi tecnici, curati da esperti dell'ARPA, del DEP Lazio (Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio) e del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche) hanno affrontato il tema sia dal punto di vista ambientale (in particolare per quanto riguarda le modalità di monitoraggio) che da quello sanitario.
La registrazione del webinar (purtroppo incompleta poiché - a causa di un problema tecnico - manca la prima parte del primo intervento, quello curato dall'ARPA) è disponibile sul canale YouTube dell'Agenzia a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=90qJwBy0JNU
In allegato il programma dell'evento e le slide dei relatori.