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Qualità dell’aria: workshop conclusivo del progetto SIRIUS

Si terrà giovedì 29 maggio presso la sede del CNR in Piazzale Aldo Moro 1 a Roma il workshop conclusivo di LIFE SIRIUS (System for Integrated enviRonmental Information in Urban areaS), un progetto di ricerca europeo che mira a migliorare la governance nella pianificazione e gestione dei piani di qualità dell’aria.

Durante la giornata, che prevede numerosi interventi da parte di rappresentanti dei soggetti italiani e stranieri che partecipano al progetto, verranno presentati i risultati del triennio di attività. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione a questo indirizzo: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScVUojwZQGT6_qzaL-_OYV8XcJp2hYrTHakJ5hIZ4NOmreUOg/viewform

In allegato il programma completo del workshop.

Le attività dell’ARPA Lazio per l’incendio a Cassino

In relazione all'incendio che si è verificato il 10 maggio 2025 in un magazzino del centro commerciale Panorama a Cassino (FR), l'ARPA Lazio ha installato un campionatore per il monitoraggio della qualità dell'aria, strumento necessario per verificare l'eventuale presenza in aria di sostanze chimiche inquinanti.

Le procedure standard in occasione di incendi prevedono la ricerca di diossine, IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e PCB (policlorobifenili), in quanto si tratta delle sostanze che generalmente possono formarsi a seguito di eventi di questa natura.

Gli esiti delle analisi vengono tempestivamente condivisi con l’autorità sanitaria e successivamente pubblicati e diffusi attraverso i canali dell’ARPA Lazio nell'ottica di garantire trasparenza e il più ampio accesso alle informazioni ambientali.

Per indicazioni su questioni di natura sanitaria e su comportamenti da seguire in conseguenza dell'incendio è necessario fare riferimento alle comunicazioni ufficiali del Comune di riferimento.

Le attività di monitoraggio sono concluse.

In allegato sintesi sintetica con i risultati delle analisi

Il POA Acquacentro e i corpi idrici sotterranei del Lazio: una giornata informativa

L’ARPA Lazio, in collaborazione con la Società di geologia ambientale SIGEA-APS e l'Odine dei Geologi del Lazio, ha organizzato una giornata informativo-divulgativa sul tema delle acque sotterranee del Lazio con interventi di tecnici esperti, professori universitari e rappresentanti delle amministrazioni locali.

L’incontro si terrà lunedì 26 maggio presso l’aula magna della sede operativa dell’ARPA Lazio di Roma, in via Saredo 52, e si collega alle attività svolte dall’Agenzia in relazione agli accordi tra pubbliche amministrazioni che la stessa ARPA Lazio ha sottoscritto con la Direzione regionale ambiente e con l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale  nell’ambito del progetto “Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale - Interventi per il miglioramento della qualità dei corpi idrici - ACQUACENTRO” (a valere sul Piano Operativo Ambiente FSC 2014-2020 – sotto piano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque” CUP F42G16000000001).

Nel dettaglio, l’Agenzia, che – su mandato della Regione Lazio – svolge il monitoraggio di 47 corpi idrici sotterranei attraverso una rete di 148 punti, è direttamente coinvolta nelle linee di intervento L1 e L2 del progetto attraverso le seguenti azioni da svolgere nel triennio 2023-2025 all’interno della porzione regionale del distretto idrografico dell’Appennino centrale:

  • Implementazione delle reti di monitoraggio dei corpi idrici superficiali e sotterranei;
  • Analisi delle pressioni e degli impatti sui corpi idrici sotterranei carbonatici.

Nel corso della giornata, verranno quindi illustrati la natura del progetto Acquacentro e gli obiettivi perseguiti, e verranno esposte le valutazioni sui dati preliminari riferiti al primo periodo di attività. Sarà possibile seguire i lavori in streaming registrandosi a questo indirizzo: https://geologilazio.it/formazione/reg/2025045/stato-dell-arte-sul-monitoraggio-dei-corpi-idrici-sotterranei-nel-lazio-online-PROGRAMMA

In allegato locandina dell’evento con programma degli interventi

Le attività dell’ARPA Lazio per l’incendio a Tivoli/Guidonia

In relazione all'incendio che si è verificato il 7 maggio 2025 in un'area compresa tra i comuni di Tivoli e Guidonia, l'ARPA Lazio ha effettuato un primo sopralluogo e ha subito installato un campionatore per il monitoraggio della qualità dell'aria, strumento necessario per verificare l'eventuale presenza in aria di sostanze chimiche inquinanti.

Le procedure standard in occasione di incendi prevedono la ricerca di diossine, IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e PCB (policlorobifenili), in quanto si tratta delle sostanze che generalmente possono formarsi a seguito di eventi di questa natura.

Gli esiti delle analisi vengono tempestivamente condivisi con l’autorità sanitaria e successivamente pubblicati e diffusi attraverso i canali dell’ARPA Lazio nell'ottica di garantire trasparenza e il più ampio accesso alle informazioni ambientali.

Per indicazioni su questioni di natura sanitaria e su comportamenti da seguire in conseguenza dell'incendio è necessario fare riferimento alle comunicazioni ufficiali dei Comuni di riferimento.

Le attività di monitoraggio sono concluse.

In allegato sintesi sintetica con i risultati delle analisi al momento disponibili

Il fenomeno delle schiume in mare e le attività dell’ARPA Lazio

Nel bimestre marzo-aprile, in collaborazione con la Guardia Costiera, sono state condotte le prime indagini del 2025 su campioni di schiume prelevati nella provincia di Latina, anche a seguito di numerose segnalazioni da parte di cittadini allarmati dallo stato delle acque, ed è stato riscontrato un progressivo aumento delle abbondanze fitoplanctoniche, favorito anche dal repentino aumento delle temperature. L’analisi microscopica condotta sul campione prelevato il 25 aprile nelle acque del comune di Terracina, ad esempio, ha evidenziato abbondanze fitoplanctoniche superiori a 2.000.000 cell/l e presenza di aggregati mucillaginosi ricchi di pollini, responsabili della caratteristica colorazione marrone della schiuma, mentre le analisi microbiologiche non hanno rilevato alcuna contaminazione batterica.

La presenza, durante la stagione balneare, di schiume, di colorazione varia, può avere origini e natura diverse. L’allegato consultabile a fine pagina ne offre una descrizione dettagliata. In sintesi, a livello generale, le schiume sono un fenomeno naturale che si verifica quando una sostanza in forma gassosa viene inglobata all'interno di un'altra in forma liquida: in mare, il moto ondoso e le correnti superficiali associate all'azione del vento favoriscono la dispersione di piccole bolle di aria all'interno dell'acqua. Queste formazioni di origine naturale generalmente non rappresentano di per sé un pericolo per la salute umana, ma è buona norma evitare immergersi in presenza di schiume abbondanti, a causa della possibile presenza di microorganismi irritanti che vi si possono associare.

Schiume bianche possono essere generate da sostanze tensioattive naturali: prodotti organici, essenzialmente di natura proteica, che si formano in seguito a normali processi fisiologici di alcuni organismi. Questi prodotti sono sempre presenti in mare ma in particolari periodi dell’anno, soprattutto in primavera e estate, la loro concentrazione può aumentare notevolmente. Schiume di colorazioni marroni o rossastre possono includere microorganismi fitoplanctonici, alcuni dei quali potenzialmente tossici. Inoltre, la colorazione marrone delle schiume che si può riscontrare in questo periodo dell’anno (aprile-maggio), è determinata spesso dalla presenza di pollini. L’intensa proliferazione di alghe microscopiche, che si verifica naturalmente dalla primavera fino all’inizio dell’inverno, è spesso anche responsabile anche delle colorazioni anomale delle acque (verde, giallo, marrone).

Oltre alle attività specifiche relative alle schiume, l’ARPA Lazio effettua regolarmente monitoraggi e controlli durante tutto l’anno a tutela delle risorse idriche e dell'ecosistema marino; inoltre, da aprile a settembre di ogni anno, anche le acque destinate alla balneazione sono oggetto di campionamento e analisi da parte dell’Agenzia, per assicurare ai bagnanti che non vi siano rischi per la loro salute: la normativa prevede la ricerca dei parametri microbiologici Enterococchi intestinali ed Escherichia coli e il monitoraggio delle specie fitoplanctoniche potenzialmente tossiche. Quando le analisi evidenziano possibili rischi per la sicurezza dei bagnanti, l’ARPA Lazio comunica tempestivamente i risultati al Ministero della Salute e al Comune interessato, il quale avvierà l’iter di chiusura della balneazione.