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Radon: un problema invisibile

Lunedì 9 ottobre si è tenuto a Roma il convegno "Radon: un problema invisibile" organizzato dall'ANSAF (Associazione nazionale specialisti agenti fisici) con il supporto organizzativo dell'ARPA Lazio e interventi di altro livello istituzionale curati da esperti di Ministero della Salute, Istituto superiore di sanita, Consiglio nazionale delle ricerche, Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, nonché da docenti delle università La Sapienza e Roma Tre.

A seguire, il programma degli interventi e, in allegato, le presentazioni dei relatori:

  • "Il decreto legislativo n.101/2020" - Angela Coniglio (Ministero della Salute)
  • "Il Piano Nazionale Radon e ruolo di ISIN" - Francesco Salvi (ISIN)
  • "La valutazione del potenziale geogenico di radon per la pianificazione territoriale e la gestione del rischio indoor" - Giancarlo Ciotoli (CNR-IGAG)
  • "I livelli di radon nella Regione Lazio" - Giorgio Evangelisti (ARPA Lazio)
  • "Protezione dal radon: dall’epidemiologia a una prevenzione efficace" - Francesco Bochicchio (ISS)
  • Progettazione di nuovi edifici e identificazione dei migliori materiali anti radon - Romolo Remetti (Università di Roma "La Sapienza")
  • "Monitoraggio e risanamento radon in una situazione reale complessa nel comune di Celleno" - Paola Tuccimei (Università Roma Tre)

Strategia marina: l’ARPA Lazio all’evento nazionale di presentazione dei risultati

Lunedì 25 settembre il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA) ha presentato a Palermo i risultati di alcune tra le più rilevanti attività di monitoraggio dell’ambiente marino in Italia condotte ai sensi della normativa europea sulla Strategia marina (Direttiva 2008/56/CE) la cui attuazione è coordinata dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) in collaborazione con l’SNPA stesso.

Alla presenza dei vertici dell’ISPRA e di numerose Agenzie ambientali (compreso il Commissario straordinario dell’ARPA Lazio, Tommaso Aureli), nonché dei rappresentanti del MASE, è stato illustrato lo stato dell’arte su alcuni descrittori trattati nella Strategia marina, tra cui ad esempio le praterie di Posidonia oceanica, i rifiuti marini, l’eutrofizzazione e i fondali duri.

L’intervento curato dal personale dell’ARPA Lazio (Servizio monitoraggio delle risorse idriche) ha illustrato le metodiche previste dalla Direttiva per il monitoraggio delle specie non indigene (NIS) e i risultati ottenuti partire dal 2015. Dal punto di vista delle metodiche, è stato messo in evidenza come le attività di campionamento vengano svolte negli ambienti dove è più probabile il rinvenimento di specie non indigene, in particolar modo quelle di recente introduzione: porti di rilevanza internazionale e impianti di mitilicoltura.

Per quanto riguarda i risultati, lungo le coste italiane sono state individuate 78 specie – di cui 11 comuni a tutte le sottoregioni del mediterraneo – la maggior parte delle quali appartenenti alla categoria del macrozoobenthos, mentre un numero nettamente inferiore di specie è stato invece osservato nelle categorie del fitobenthos, del fitoplancton, del mesozooplancton e del macrozooplancton.

Per maggiori approfondimenti, è possibile leggere questo articolo sul sito dell’SNPA o guardare il video sul canale YouTube dell’ISPRA con la registrazione dell’intero evento.

 

Controlli straordinari su canali e acque marine a Latina

A seguito di specifica richiesta ricevuta da parte dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio, l’ARPA Lazio ha effettuato una campagna straordinaria di campionamento sui tratti terminali del Fiume Astura, del Canale delle Acque Alte (Moscarello), del Canale delle Acque Medie (Rio Martino) e del Canale del Duca e sulle acque di mare in cui questi sfociano.

Il campionamento sull’Astura e sui canali è stato effettuato il 16 agosto e sono stati rilevati i principali parametri fisico-chimici e sono stati presi campioni per la determinazione dei parametri microbiologici (Enterococchi intestinali ed Escherichia coli) e di quelli chimici di base (azoto e fosforo). I risultati delle analisi condotte lungo le aste fluviali risultano in linea con i dati dei monitoraggi che l’Agenzia svolge regolarmente sulla rete stabilita dalla Regione Lazio ai sensi del D.Lgs 152/06 e, sebbene i valori misurati ad agosto 2023 per i parametri microbiologici siano generalmente migliori delle medie degli ultimi anni, è stata riscontrata una presenza di Enterococchi ed E.Coli in misura coerente con i valori minimi registrati nel corso dei monitoraggi ordinari.

I prelievi delle acque di mare sono stati effettuati il 21 agosto e per ogni punto di campionamento sono stati determinati Enterococchi intestinali ed Escherichia coli. I campioni sono stati prelevati al margine delle acque idonee alla balneazione, nelle vicinanze delle foci dei corsi d’acqua (ricordando che le aree di foce non sono adibite alla balneazione ai sensi del Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00019). I risultati delle analisi mostrano valori conformi ai limiti previsti per le acque di balneazione dall’Allegato A del DM 30/03/2010 in tutti i campioni prelevati. Si segnala anche che in tutti controlli ordinari delle acque di balneazione condotti da aprile a agosto 2023 nel comune di Latina, le acque di balneazione sono risultate conformi ai limiti previsti.

Inoltre, è opportuno sottolineare che l’intensa proliferazione di alghe microscopiche che si verifica naturalmente dalla tarda primavera fino all’inizio dell’inverno, dovuta principalmente alle condizioni climatiche favorevoli e alla disponibilità di nutrienti (azoto e fosforo nelle acque marine), risulta spesso come principale responsabile delle colorazioni anomale delle acque marine (verde, giallo, marrone), soprattutto nei casi di fioritura algale dovute ad alcune specie particolari quali, ad esempio, Prorocentrum triestinum (acque di colorazione verde), Fibrocapsa japonica (acque di colazione marrone), Tenuicylindrus belgicus (acqua torbida e schiume), Alexandrium pseudogoniaulax (schiume e mucillagini) etc.

In sintesi, sebbene i dati registrati in questa specifica campagna di monitoraggio risultino favorevoli per quanto riguarda la qualità delle acque marine, è indubbio che nell’aree oggetto di esame permangono tutte le criticità legate all’eccessivo carico organico apportato dai canali che sfociano nello specchio di mare del litorale di Latina, nonché ai fenomeni di elevato inquinamento microbiologico che talvolta si registrano lungo le aste fluviali, determinato chiaramente da apporti di reflui non depurati.

Il monitoraggio sui corsi d’acqua e sul mare non si limita chiaramente alle attività straordinarie qui descritte, ma prosegue in maniera costante e continuativa, come previsto dalla vigente normativa e dalla relativa programmazione regionale. I risultati di dettaglio di tutte le attività di monitoraggio delle risorse idriche condotte dall’ARPA Lazio possono essere reperiti sul sito dell’Agenzia all’indirizzo: https://www.arpalazio.it/web/guest/ambiente/acqua/dati-acqua

Incendio Ciampino - Risultati monitoraggio 20230810.pdf

Balneazione in provincia di Latina, campionamenti straordinari a inizio agosto

A seguito delle numerose segnalazioni pervenute nel mese di luglio da parte delle Capitanerie di Porto e di singoli cittadini per la presenza di scie, schiume colorate o fenomeni di colorazione anomala delle acque marine lungo il litorale della provincia di Latina, l'ARPA Lazio in coordinamento con l'Assessorato all'Ambiente della Regione Lazio ha attivato la propria Unità risorse idriche di Latina per lo svolgimento di una campagna straordinaria di campionamenti lungo tutto il litorale della provincia, effettuata il 4 agosto in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Gaeta e con gli Uffici Locali Marittimi di San Felice Circeo e Sperlonga.

Tale campagna, che ha comportato un rilevante impegno da parte del personale dell'Agenzia, si aggiunge alle attività istituzionali di controllo delle acque di balneazione che l’ARPA Lazio svolge ordinariamente ai sensi della normativa vigente (D. Lgs 116/08 e Decreto del Ministero della Salute 30.03.2010) e ai numerosi interventi in emergenza già effettuati durante la stagione balneare 2023, in particolare nel mese di luglio, sempre a seguito di segnalazioni e richieste di intervento. I risultati delle analisi microbiologiche mostrano valori conformi ai limiti previsti dall’Allegato A del DM 30.03.2010 in tutti i campioni prelevati, mentre le analisi microscopiche rilevano una elevata abbondanza fitoplanctonica, in alcuni casi caratterizzata da fioriture di specie algali responsabili di colorazioni anomale delle acque e produzione di schiume come Tenuicylindrus belgicus o Scrippsiella acuminata.

In allegato il report sintetico delle attività svolte e dei risultati analitici