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Webinar ARPA Lazio sul Black carbon

Giovedì 12 gennaio 2023 si è tenuto il webinar informativo "Inquinanti emergenti: il black carbon e i rischi per la salute" organizzato dal Centro regionale qualità dell'aria dell'ARPA Lazio

Gli interventi tecnici, curati da esperti dell'ARPA, del DEP Lazio (Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio) e del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche) hanno affrontato il tema sia dal punto di vista ambientale (in particolare per quanto riguarda le modalità di monitoraggio) che da quello sanitario.

La registrazione del webinar (purtroppo incompleta poiché - a causa di un problema tecnico - manca la prima parte del primo intervento, quello curato dall'ARPA) è disponibile sul canale YouTube dell'Agenzia a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=90qJwBy0JNU

In allegato il programma dell'evento e le slide dei relatori.

Monitoraggio corpi idrici sotterranei nel Lazio, accordo tra ARPA, Regione e Autorità di bacino

Il 12 dicembre 2022 l’ARPA Lazio, la Direzione Ambiente della regione Lazio e l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale hanno sottoscritto un accordo di collaborazione tra pubbliche amministrazioni finalizzato alla “Implementazione delle reti di monitoraggio dei corpi idrici superficiali e sotterranei ricadenti nel territorio della Regione Lazio, nell’ambito del Distretto dell’Appennino Centrale” che si inserisce in un più ampio contesto di interventi compreso all’interno del Piano Operativo Ambiente FSC 2014-2020.

Nell’ambito dell’accordo, l’ARPA Lazio si occuperà dell’implementazione e adeguamento della rete regionale di monitoraggio delle acque sotterranee e delle conseguenti attività di campionamento e analisi al termine delle quali è prevista anche la redazione di specifici elaborati tecnici comprensivi di valutazioni sullo stato chimico dei singoli corpi idrici sotterranei afferenti al distretto dell’Appennino centrale.

Le acque sotterranee costituiscono la principale fonte di alimentazione e ravvenamento dei sistemi idrici superficiali interni e un’imprescindibile riserva di approvvigionamento di acqua potabile, ma si tratta di una riserva di acqua dolce estremamente fragile e delicata. In generale, le disposizioni normative vigenti, a partire dalla Direttiva Comunitaria WFD 2000/60/CE, sono tese ad assicurare la tutela della risorsa acqua attuando, anche attraverso le pianificazioni di settore, le azioni volte a preservare e/o risanare il patrimonio idrico dall’inquinamento e, al contempo, impedirne il depauperamento in termini quantitativi. Le azioni di monitoraggio e studio dei corpi idrici sotterranei rappresentano infatti il migliore strumento dinamico per definire lo stato di qualità delle risorse idriche, le criticità che insistono su di esse e le migliori azioni atte a garantirne il risanamento.

SeAlien: Caratterizzazione di specie aliene e microplastiche lungo le coste del Lazio

L’ARPA Lazio è partner del progetto SeAlien – «Caratterizzazione di specie aliene e microplastiche lungo le coste del Lazio come forma di impatto emergente sulle risorse biologiche» promosso dall’Istituto per lo Studio Degli Impatti Antropici e Sostenibilità in Ambiente marino del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IAS CNR) e finanziato dalla Regione Lazio attraverso la Misura 1.40 del FEAMP Lazio 2014/2020.

Obiettivo generale dichiarato del SeAlien è quello di provare a colmare un’importante lacuna conoscitiva lungo le coste laziali in merito a due problematiche emergenti (microplastiche e specie aliene) che possono avere serie ripercussioni in termini ecologici, economici e sociali, nonché di promuovere una maggiore consapevolezza del problema, estesa anche a diverse realtà legate all’economia del mare, che rischiano di esserne le prime vittime.

Immagini ecologiche ambientali

Per il raggiungimento dell’obiettivo generale sono previste tre distinte linee di attività che – a livelli diversi a seconda dei casi – sono già state avviate:

  1. Caratterizzazione delle microplastiche, per valutarne la presenza, l’abbondanza e la distribuzione in un’area (il Lazio centro-settentrionale) ad alto interesse della pesca locale e artigianale.
  2. Analisi delle specie aliene presenti nell’area di studio, con particolare interesse alle zone a elevata valenza ecologica e di conservazione e indagando in maniera specifica il ruolo del porto di Civitavecchia come potenziale sink.
  3. Attività di comunicazione, informazione e sensibilizzazione, che prevede in primo luogo l’organizzazione di eventi pubblici divulgativi per presentare scopi ed obiettivi del progetto, attività svolte e risultati ottenuti.

Immagini aree di intervento

Le aree di intervento sono localizzate in tre differenti settori della costa centro-settentrionale della regione: l’area compresa tra il porto di Civitavecchia e le Secche di Torre Flavia, la zona antistante la foce del Tevere e l’Area marina protetta (AMP) di Tor Paterno. La selezione di tali aree è stata motivata dal fatto che rappresentano zone con condizioni ambientali variabili, interessate da differenti livelli e tipologie di pressioni antropiche, e con presenza di habitat con diverso status protettivo, inclusi siti di interesse comunitario con Posidonia oceanica.

Il progetto, partito a giugno 2022 e della durata di 12 mesi, prevede anche la collaborazione con alcune organizzazioni regionali dei pescatori (Soc. Cooperativa La Pesca Romana; Cooperativa di Pesca Marinai e Caratisti) ed è sostenuto dal Comune di Fiumicino e dall' Ente Regionale RomaNatura.

Il CUG ARPA Lazio per la Giornata contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre) il Cug dell’ARPA Lazio ricorda la produzione letteraria di Annie Ernaux, ultimo Premio Nobel per la Letteratura, e in particolare consiglia la lettura del romanzo autobiografico "Gli anni"

«Le donne costituivano più che mai un gruppo sorvegliato, i cui comportamenti, gusti e desideri erano oggetto di una discussione costante, di un’attenzione al contempo inquieta e trionfale. Si riteneva che avessero «ottenuto tutto», che «fossero dappertutto» e che «a scuola avessero maggior successo dei ragazzi». Come al solito i segni della loro emancipazione erano ricercati nel loro corpo, nella loro audacia sentimentale e sessuale. […] Il femminismo era una vecchia ideologia vendicativa e senza ironia, non se ne sentiva più il bisogno e le ragazze ne parlavano con condiscendenza, senza dubitare un istante della propria forza e di un’uguaglianza considerata acquisita.»

Annie Ernaux, Gli anni. Editrice L’Orma, 2015

Immagine Annie Ernaux (Libro -  gli anni)

 

Thybris: entra nel vivo la collaborazione dell’ARPA Lazio

L’ARPA Lazio ha aderito sin da maggio 2022 al progetto “Thybris – il fiume eterno”, ideato dall’artista visivo Roberto Ghezzi che da anni conduce una ricerca originale e innovativa da lui stesso denominata “Naturografia” che vuole combinare aspetti artistici, naturalistici e scientifici: l’artista dispone tessuti naturali come lino e cotone in ambienti selezionati in base alle loro caratteristiche, così che la Natura possa “disegnare se stessa” sulla tela prima che questa venga portata nello studio dell’artista e lì trasformata in opera artistica.

Dopo le esperienze fatte nel lago Trasimeno, al porto di Trieste e in diversi altri contesti, il progetto Thybris, a cura di Cristian Porretta, Davide Silvioli e Linda Simioli, rappresenta la tappa romana di questo percorso ricerca e vede la partecipazione scientifica dell’ARPA Lazio e del Dipartimento di Ingegneria Civile, edile e ambientale (DICEA) dell’Università La Sapienza di Roma con la collaborazione dello studio tecnico CSM per le attività organizzative.

Immagine - Attività ambientalì

L’avvio concreto del progetto Thybris è avvenuto il 17 ottobre, quando sono state immerse nel Tevere (presso un circolo sportivo nei pressi di Ponte Milvio) due tele di materiali e dimensioni diverse. Il mese successivo, giovedì 17 novembre, in occasione di un sopralluogo congiunto tra Ghezzi, lo Studio CSM, il DICEA e l’ARPA Lazio, l’artista ha ritenuto fosse possibile rimuovere le tele dalla loro sede così da poter procedere con le diverse attività che porteranno poi alla realizzazione delle opere da esporre.

Al momento della rimozione, sebbene l’immersione sia stata più breve del previsto e di quanto avvenuto in altri contesti, le tele mostravano già in maniera molto marcata il segno della natura e degli agenti fisici a cui erano state sottoposte; in quell’occasione il personale del Servizio Monitoraggio delle risorse idriche dell’ARPA Lazio ha collaborato con l’artista per effettuare un attento recupero dei tessuti così da impedire fenomeni di dilavamento e poter raccogliere la maggior parte del macrobenthos (insieme degli invertebrati acquatici di dimensione superiore a 1 millimetro che vivono a stretto contatto col fondale o con supporti solidi) accumulatosi sulle tele stesse.

immagini - rifiuti ambientali

Il personale dell’Agenzia ambientale ha quindi raccolto un ampio campione di macrobenthos dalla tela, facendo una prima selezione “a vista” degli individui, selezione su cui verranno fatte analisi qualitative di laboratorio al microscopio per provvedere ad una precisa identificazione delle specie presenti.

A conclusione del progetto, nel corso del 2023, le opere generate nell’ambito del Thybris saranno esposte all’interno di una personale di Ghezzi che verrà allestita in un prestigioso spazio museale della Capitale; in occasione di questa esposizione è anche prevista una giornata seminariale in cui i partner scientifici (ARPA Lazio e DICEA in primo luogo) avranno modo di presentare gli esiti delle loro attività collegate al progetto.

Immagini - attività batterica

Immagine - batteri ambientali