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Le attività dell'ARPA Lazio per l'esplosione in via dei Gordiani a Roma quartiere Prenestino

In relazione all'incendio che si è verificato questa mattina, venerdì 4 luglio, in seguito all'esplosione avvenuta presso un distributore di combustibile a Roma in via dei Gordiani (quartiere Prenestino), una squadra di tecnici dell'ARPA Lazio è intervenuta per un sopraluogo e ha installato un campionatore per la valutazione della qualità dell'aria. L'attività di campionamento è necessaria per verificare la presenza e la quantità di sostanze chimiche inquinanti. Le procedure standard in occasione di incendi prevedono la ricerca di diossine, IPA (idrocarburi policiclici aromatici)  e PCB (policlorobifenili), in quanto si tratta delle sostanze che generalmente possono formarsi a seguito di eventi di questa natura.

Gli esiti delle analisi sono tempestivamente condivisi con l'autorità sanitaria e successivamente pubblicati e diffusi attraverso i canali dell'ARPA Lazio nell'ottica di garantire trasparenza e il più ampio accesso alle informazioni ambientali.

Per indicazioni su questioni di natura sanitaria e su comportamenti da seguire in conseguenza dell'incendio è necessario fare riferimento alle comunicazioni ufficiali del Comune di Roma.

 

Incendio Capannelle_risultati monitoraggio_2025_07_03.pdf

Le attività dell'ARPA Lazio per l'incendio di Capannelle

In relazione all'incendio che si è verificato lunedì 30 giugno tra Capannelle e Tor Carbone (Roma) i tecnici dell'ARPA Lazio sono intervenuti e hanno installato un campionatore per il monitoraggio della qualità dell'aria, strumento necessario per verificare l'eventuale presenza in aria di sostanze chimiche inquinanti.

Le procedure standard in occasione di incendi prevedono la ricerca di diossine, IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e PCB (policlorobifenili), in quanto si tratta delle sostanze che generalmente possono formarsi a seguito di eventi di questa natura.

Gli esiti delle analisi vengono tempestivamente condivisi con l’autorità sanitaria e successivamente pubblicati e diffusi attraverso i canali dell’ARPA Lazio nell'ottica di garantire trasparenza e il più ampio accesso alle informazioni ambientali.

Per indicazioni su questioni di natura sanitaria e su comportamenti da seguire in conseguenza dell'incendio è necessario fare riferimento alle comunicazioni ufficiali del Comune di Roma.

Le attività dell’ARPA Lazio per l’incendio di Santa Palomba

 

In relazione all'incendio che si è verificato domenica 29 giugno presso lo stabilimento CEVA Logistics di Santa Palomba (Roma), l'ARPA Lazio ha installato un campionatore per il monitoraggio della qualità dell'aria, strumento necessario per verificare l'eventuale presenza in aria di sostanze chimiche inquinanti.

Le procedure standard in occasione di incendi prevedono la ricerca di diossine, IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e PCB (policlorobifenili), in quanto si tratta delle sostanze che generalmente possono formarsi a seguito di eventi di questa natura.

Gli esiti delle analisi vengono tempestivamente condivisi con l’autorità sanitaria e successivamente pubblicati e diffusi attraverso i canali dell’ARPA Lazio nell'ottica di garantire trasparenza e il più ampio accesso alle informazioni ambientali.

Per indicazioni su questioni di natura sanitaria e su comportamenti da seguire in conseguenza dell'incendio è necessario fare riferimento alle comunicazioni ufficiali del Comune di Roma.

IPES decolla: l’ARPA Lazio partecipa al nuovo programma dell’ESA

L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha avviato un nuovo programma per la collaborazione tra esperti nel settore del telerilevamento che mira a colmare il divario tra le soluzioni all’avanguardia di osservazione della Terra (EO) e le politiche internazionali ed europee in materia di ambiente e sviluppo sostenibile: Integrated Policy Expert Scheme (IPES).

I primi esperti a prendere parte all’iniziativa sono stati tecnici dell’ARPA Lazio (in rappresentanza del nuovo gruppo di lavoro istituito all’interno del Dipartimento pressioni sull’ambiente nell’ottica di integrare soluzioni EO nelle attività ordinarie di controllo ambientale) che, assieme a colleghi provenienti dalla Nigeria e specializzati nel campo dell’innovazione per la sicurezza alimentare, hanno partecipato all’avvio formale dell’IPES il 20 giugno presso il sito ESA-ESRIN a Frascati (Roma).

Lo schema di lavoro previsto dall’IPES promuove la collaborazione tra centri di ricerca ed istituzioni e consente agli esperti selezionati di lavorare direttamente all’interno di un team ESA su compiti specifici, con l’obiettivo di accelerare l’integrazione operativa dei dati di osservazione della Terra a supporto delle politiche e del rafforzamento delle capacità degli utenti finali. Questo garantisce che le soluzioni EO siano pertinenti e impattanti dal punto di vista politico, rafforzando le partnership con gli enti coinvolti e facilitando l’allineamento delle risorse e degli investimenti.

I tecnici dell’ARPA Lazio, concentrandosi principalmente sull’utilizzo di dati satellitari da telerilevamento provenienti dai satelliti del programma Copernicus, integrati con informazioni ottenute tramite modellistica ambientale e dati in situ disponibili, forniranno un contributo scientifico incentrato principalmente su due linee di azione:

  • gestione sostenibile delle risorse idriche, alla luce dei cambiamenti climatici e delle crescenti pressioni antropiche, in linea con la Strategia Europea per la Resilienza Idrica 2025, recentemente lanciata dalla Commissione Europea. La strategia mira ad affrontare la scarsità d’acqua, rispondendo a fabbisogni idrici di diversa natura (agricoli, industriali, ecc.), a migliorare la gestione della risorsa e a ripristinare il ciclo naturale dell’acqua.
  • modellistica applicata alla qualità dell’aria con l’obiettivo di produrre prodotti geospaziali che forniscano informazioni sugli impatti delle attività antropiche in atmosfera. Infatti, uno dei principali compiti di ARPA Lazio è valutare in che misura le attività industriali o altre fonti emissive di origine antropica siano responsabili dell’inquinamento ambientale.

La collaborazione con l’ESA contribuirà a consolidare i fabbisogni dell’ARPA Lazio e a definire un approccio per l’adozione operativa a lungo termine delle soluzioni basate sull’EO. In questo contesto, infatti, il personale dell’Agenzia collaborerà anche con il team IRIDE (il programma spaziale italiano per l’osservazione della Terra) per esplorare il potenziale delle future costellazioni satellitari italiane e dei relativi servizi downstream.