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Piano di tutela delle acque

Il Piano di Tutela delle Acque Regionale (PTAR) costituisce un piano stralcio di settore di Bacino e rappresenta lo strumento dinamico attraverso il quale ciascuna Regione, avvalendosi di una costante attività  di monitoraggio, programma e realizza a livello territoriale, gli interventi volti a garantire la tutela delle risorse idriche e la sostenibilità  del loro sfruttamento - compatibilmente con gli usi della risorsa stessa e delle attività  socio-economiche presenti sul proprio territorio - per il conseguimento degli obiettivi fissati dalla Direttiva 2000/60/CE, tra i quali il raggiungimento dello stato di buona qualità  di ciascun corpo idrico e di condizioni di utilizzo della risorsa, entro il 2015.

Il PTAR attualmente vigente, è stato adottato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 266 del 2 maggio 2006 e approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 42 del 27 settembre 2007 (Supplemento ordinario al "Bollettino Ufficiale" n. 3 n. 34 del 10 dicembre 2007).

Il PTAR contiene in particolare:

  • i risultati dell'attività  conoscitiva;
  • l'individuazione degli obiettivi di qualità  ambientale e per specifica destinazione;
  • l'elenco dei corpi idrici a specifica destinazione e delle aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall'inquinamento e di risanamento;
  • le misure di tutela qualitative e quantitative tra loro integrate e coordinate per bacino idrografico;
  • l'indicazione della cadenza temporale degli interventi e delle relative priorità ;
  • il programma di verifica dell'efficacia degli interventi previsti;
  • gli interventi di bonifica dei corpi idrici;
  • i dati in possesso delle autorità  e agenzie competenti rispetto al monitoraggio delle acque di falda delle aree interessate e delle acque potabili dei comuni interessati, rilevati e periodicamente aggiornati presso la rete di monitoraggio esistente, da pubblicare in modo da renderli disponibili per i cittadini;
  • l'analisi economica al fine di prendere in considerazione il recupero dei costi dei servizi idrici e definire il programma di misure;
  • le risorse finanziarie previste.


Lo stato di qualità  delle acque regionali viene sintetizzato, in una prima analisi, mediante il confronto della carta dello stato di qualità  dei bacini presente nel PTAR del 2007 e quella riferita all'anno 2013.

In questo modo è possibile, a fronte del complesso degli interventi e delle azioni previste dal PTAR 2007, avere un primo quadro di sintesi delle evoluzioni dello stato ambientale delle risorse idriche. È necessario evidenziare che lo stato di qualità  è sicuramente correlato all'efficacia delle misure del PTAR e alle dinamiche socio-economiche e ambientali.

Il confronto è basato sugli indici di stato ecologico che indica la salute degli ecosistemi, misurando la presenza di specie vegetali acquatiche, di pesci e di sostanze nutritive, il livello di salinità  e di inquinamento e la temperatura dell'acqua. Inoltre, tiene conto delle caratteristiche morfologiche come il flusso idrico, la profondità  dell'acqua e la struttura degli alvei fluviali.

Stato Ecologico PTAR

(fonte: Commissione Europea)


Stato Ecologico PTAR 2007
Stato Ecologico PTAR 2013

È necessario segnalare che lo stato ecologico del PTAR 2007 è stato calcolato sulla base del d.lgs. 252/1999 allora vigente, mentre lo stato ambientale 2013 è stato calcolato sulla base del d.lgs. 152/2006 smi.

Dalla lettura delle cartografie in termini generali si evidenzia una tendenza al miglioramento dei bacini che insistono sulla provincia di Rieti e di Latina, una sostanziale invarianza per quanto riguarda la provincia di Roma e quella di Frosinone ed una lieve tendenza al peggioramento dei bacini del viterbese.

I diagrammi seguenti rappresentano la distribuzione percentuale delle aree dei bacini idrografici nelle diverse classi di qualità  ecologica. Tenendo presente che questo indicatore non può essere considerato esaustivo della complessità  della classificazione dello stato di qualità , dal confronto tra le due distribuzioni percentuali si osserva una sostanziale invarianza dei bacini in classe "sufficiente" e un miglioramento delle aree in classe "elevato" e "buono", da mettere in relazione con l'obiettivo previsto dalla direttiva europea per cui tutti i corpi idrici non fortemente modificati devono raggiungere lo stato "buono" entro il 22 dicembre del 2015.

Stato Ecologico PTAR grafico 2007

Grafico PTAR 2007

Stato Ecologico PTAR grafico 2013

Grafico PTAR 2013

Il d.lgs. 3 aprile 2006 n.152 ss.mm.ii. (art.121 comma 5) prevede che il PTAR sia aggiornato dalle Regioni ogni sei anni. In particolare, l'aggiornamento del piano è finalizzato a:

  • migliorare l'attuazione della normativa vigente;
  • integrare le tematiche ambientali in altre politiche settoriali (quali ad esempio quella agricola e industriale) nelle decisioni in materia di pianificazione locale e di utilizzo del suolo;
  • assicurare una migliore informazione ambientale ai cittadini.

In materia di risorse idriche, l'obiettivo è quello di conseguire livelli di qualità  delle acque che non producano impatti o rischi inaccettabili per la salute umana e per l'ambiente e di garantire che il tasso di estrazione delle risorse idriche sia sostenibile nel lungo periodo.

La Giunta Regionale con deliberazione 4 febbraio 2014, n.47 ha approvato le "Linee guida per l'aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque Regionale (PTAR) approvato con DCR n.42 del 27 settembre 2007 della Regione Lazio". Le Linee guida definiscono i criteri e le modalità  per la redazione dell'aggiornamento del PTAR. La Regione ha stipulato nel mese di luglio 2014 una convenzione con l'ARPA Lazio per il supporto tecnico per l'aggiornamento del PTAR.

Nel mese di agosto 2015 con deliberazione n.440 la Regione ha approvato il"Documento propedeutico alla costruzione dell'aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque Regionale". Il documento, alla luce delle attività  di analisi e valutazione svolte, fornisce un quadro di riferimento delle misure funzionali al raggiungimento degli obietti stabiliti dall'Unione Europea. Il documento, alla luce delle attività  di analisi e valutazione svolte, fornisce un quadro di riferimento delle misure funzionali al raggiungimento degli obietti stabiliti dall'Unione Europea.